Tutto è partito dieci giorni dopo la mia “caduta” all’IM di Nizza del 30 giugno …..
Non l’ho voluta commentare quella gara!!! Non perché commento solo le gare belle o quelle che vanno bene, ma perché mi sentivo male dentro …… ne ero uscito sconfitto …. sentivo di avere mollato ….. sentivo di non averci provato fino in fondo …… e complice il caldo devastante sentivo di aver usato quella scusa come motivo di una gara che non è andata come poteva andare!!!
Ecco l’ho fatto …… ho esternato quello che da mesi avevo dentro …..!!!
Supportato come sempre da mia moglie , e complice la pazzia di qualche mio amico (Gian, Fra, Sara), interrogo Coach Caporali Cristiano (che ringrazio fin da adesso!!) sulla possibilità di fare un IM subito dopo il mondiale di 70.3 sempre a Nizza.
Secondo me il coach non vedeva l’ora ……. e carpendo un po’ il mio briciolo di pazzia e di voglia di riscatto, non ha esitato a dirmi …. PROVIAMOCI!!
Quindi decido di non dire niente a nessuno per concentrarmi unicamente sul mondiale di Nizza ma ovviamente i volumi degli allenamenti erano molto più’ intensi.
Fatto il mondiale, direi con molta soddisfazione, approccio alle due settimane di scarico , cercando solo di recuperare e riposare tanto, cercando di stare il più’ attento possibile al piano alimentare e soprattutto a quello PSICOLOGICO …….
Non avevo in testa di poter fallire!! Pensando solo a fare la mia gara … ho messo in preventivo di gestire la bici e di tenere molte più’ energie per la corsa perché volevo correre bene!!
LA GARA ….
E’ stata una delle poche gare, forse dopo quella di Kona, dove non vedevo l’ora di partire ….
Avevo proprio voglia ….. sentivo la musica del campionato del mondo delle Hawaii (hall of fame degli The Script) e dicevo ai miei amici ….. ”domani mattina sotto il tendone la risentiremo” !! Non vi dico le lacrime!!
Entrato in griglia trovo coach Valesani Diego, ottimo nuotatore che pero’ in partenza perdo subito …. too fast!!!
La baraonda, nonostante la rollin’ start, era tanta in acqua e quindi decido di andare alla mia andatura senza forzare più’ di tanto!! Quante botte però!!
Esco dall’acqua in 55 min e sono soddisfatto … zona cambio per arrivare alla bici sempre interminabile.
Salgo sulla bici consapevole di dovermi gestire. Il pensiero che mi ronza in testa tutto il tempo è ………. non devo arrivare cotto alla corsa! Voglio poter correre bene!!
Quindi fatti due conti cartacei dovevo rimanere più’ o meno tra il 215 e i 225 watt medi per poter dare tutto in corsa.
Vedo però che le gambe sono calde e la voglia di gareggiare era talmente forte che l’adrenalina mi fa tenere per i primi 30 km una media di 239 watt ……. quindi mi convinco e costringo a rallentare!!!!!
Ovviamente non è facile ma nella testa secondo me bisogna ricordare sempre che 180 km sono tanti e che l’ironman non finisce dopo la bicicletta.
E ovviamente arrivano nel corso della frazione bici i miei avversari “ciclisti” che complice anche il mio piccolo rallentamento mi passano e vanno ……. li faccio passare e andare …… mi sforzo!!!
“No Gabry lasciali andare”.
Anche Massimiliano Radi, che so essere un ottimo ciclista e campione europeo di Ironman a Francoforte 2018, mi supera come un treno …….. ma io so di non avere quel passo e sarei saltato. Quindi faccio “la mia gara”.
Fatta la prima salita del Bertinoro abbastanza agilmente torno verso il giro di boa dei 90 km e mi accorgo che sono abbondantemente sotto le 2 ore e 30 min.
Mi impongo anche qui di fare gli altri 90 km con lo stesso tempo e senza forzare ……
Dentro di me comincio a fare più di due conti ….
Il SUB 9 sarebbe possibile?? Ma la mia mente più che razionale mi riporta sulla terra e la fatica è la voglia di mantenere il mio piano gara mi fa riconcientrare sulla mia bici (grazie Luca Bortoluzzo è stata un missile!!) e sulla strada che mi rimane da precorrere.
Mancano 30 km, bivio per Cervia preso …… piattone e sono arrivato!!!
Quando sono a Cervia però guardo l’orologio …… e la mia bike segna poco meno di 4 ore e 50 min !!! Con 220 e qualcosa watt ( piano rispettato) !!
Dentro di me penso il tempo è ottimo !! Io sto bene!!
Devo vedere come riesco a correre ma se riesco a correre come so correre ……
La curiosità di vedere come stanno le mie gambe mi pervade ….. butto giù la bici al 133 e slaccio il casco …..
Ora ….. io non so perfettamente il regolamento ma mi ricordavo che una volta poggiata la bici il casco si poteva slacciare e togliere!!! Ma no!!!!
Un’ arbitressa gentilissima mi fischia
“ 133 !! Il casco riallacciarlo e fermati!!!”
Ok mi immobilizzo e riallaccio il casco …. 30 sec di blocco stradale!!!
Chiacchieriamo e mi lascia andare in meno di quanto prevedessi!!! Va beh ….
Arrivo alle sacche e come tutte le volte mi prendo quei secondi in più’ che servono per rifiatare, mettermi per bene le calze e le scarpe, indossare la parte sopra del body asciutta con dentro i gel della corsa, fascetta scaramantica e occhiali e poi ripartire!!!
Passo dalle transenne dell’uscita della T2 e trovo i miei compagni di squadra Cristiano, Gianluca e rispettive mogli e compagne, probabilmente c’era anche qualcun altro ma non ho fatto in tempo a vederli …… poi più’ avanti Gianlu, Fra, e i loro bimbi e subito dopo mia moglie Elena, i miei figli , Sara e i suoi ……
Gli ho citati tutti per dire questo ……
io non so che tipo di alchimia ci sia in queste circostanze ma quando ho incontrato lo sguardo di ognuno di loro ho percepito che l’entusiasmo era così tanto, che stava andando bene, che loro ci credevano e che io ce la potevo fare …… praticamente mi è arrivata una scarica di adrenalina che per cento metri mi ha tolto il fiato e mi ha fatto far fatica a respirare!!
……. tutto poi di riduce ad un numero …. ovvero primo km a 3’50!!!
Mi son detto che alla fine non ci sarei arrivato cosi, quindi, ho cercato in tutti i modi di rallentare …… ma le gambe stavano bene!! Nonostante mi frenassi vedevo che i tempi al km erano sopra le mie aspettative!!!
Bene allora mi sono concentrato sul passo regolare! insomma primi 25 tutti tra i 4’10 e i 4’20.
Ora mi aspettava il terzo giro!!! Ma complici i vari puntelli che avevo lungo il percorso ovvero Laura e Paolo Gargiuolo alle spiagge, i braccialetti del 1/2/3/4 giro in centro , Barbara Rizzo in paese, Marco Vicini, e Beppe Salerno al giro di boa e sempre Elena, Sara, Gian, Fra e tutti i bimbi sul lungo mare, non sentivo ancora la stanchezza e il conto con il cameriere Ironman non mi si era stato ancora presentato.
Passo di fianco ad una bambina con un cartello “ TAP HERE FORPOWER “ e con un cinque glielo tolgo dalla mani (mi sono sentito in colpa almeno per tre km pensando di averla spaventata).
Elena mi urla “ Il quarto, il 279 , e’ a 30 sec, è davanti lì!!! “ .
Senza farmi prendere dalla foga tengo il passo è in due minuti riesco a superarlo!! Era uno di quelli che in bici mi aveva sverniciato!!
Inizia il quarto giro e dentro di me sapevo che sarebbe stato quello della verità ……… infatti è qui che è cominciata la vera lotta!!!
Il mio fisico ha deciso che poteva bastare, voleva smettere! La mia testa mi diceva che ci stavo per riuscire ….. oltre a qualificarmi, probabilmente avrei fatto un tempo straordinario!!
Le forze cominciavano a mancarmi, quindi ad ogni ristoro ho cominciato a buttar giù di tutto ….. coca cola, sali, red bull, banane.
E’ servito tutto …. sono riuscito a dare al mio fisico quel poco di energie che mancavano per arrivare fino alla finish line!!
All’ultima rotonda sento Daddo Nardone che mi dice “vai Gabry è finita!!!”. Era veramente finita!!
Imbocco la via dell’arrivo e subito trovo il mio compagno di squadra Marco Vicini che mi incita dicendomi “ vai Gabry che hai fatto il numero!!!” ….. chiudo gli occhi e sprinto!!
Stavolta neanche mia moglie vuole che mi fermi a salutare, probabilmente perché non vuole farmi perdere tempo!!!
Passo la finish line e Paul Kay mi dice “you are an IRONMAN “ ma quello che volevo vedere era il tabellone perché non avevo idea di cosa avessi combinato ….
Vedo Indraccolo Gabriele ITA 8’55’03 ….. mi si accappona la pelle …. non ci credo …. l’ho fatto …. sono riuscito a stare sotto le 9 ore.
Scorgo dietro le barriere i miei amici che mi chiamano in modo molto evidente ….. mi volevano dire che ero quinto e che uno all’ultimo un russo (che poi ho visto aver fatto la maratona in 2 ore 50 min) mi aveva superato in classifica!!!
Io sinceramente ero esterrefatto!!! Contentissimo per un tempo per me era mostruoso e contento per aver dato tutto !!! Dentro di me però dicevo …. “ma che livello di atleti c’era se con un tempo così non riesco a qualificarmi e arrivo quinto” …..
Dopo neanche cinque minuti mia moglie e Gianlu corrono verso verso di me è quasi in lacrime mi urlano “ sono 5 “ ….. le slot (posizioni ) valide per il mondiale erano 5 nella mia categoria dai 40-45!!!
Voleva dire che c’ero riuscito di nuovo …. voleva dire andare ancora lì dove osano solo i migliori di questo sport assurdamente bellissimo e faticoso, che è capace di strizzarti come un calzino ma di farti sentire come non mai !!! Voleva dire che sarei tornato a KONA!!
I miei ringraziamenti vanno a tutte le persone già citate in questo racconto!! Persone splendide che hanno condiviso con me sofferenze, preoccupazioni, dolori, e gioie !!! A mia moglie Elena e ai miei figli che sono i primi a credere in me e che mi sostengono sempre nelle mie scelte. Ai miei compagni di squadra e gli amici a casa che vivono sempre con me a casa tutta la gara!! In particolare ringraziamento alla mia mamma che ance se mi dice “basta riguarda il tuo fisico”, so che era lì in prima fila ad esultare per il mio successo!!
Penso che questo sia stato uno degli IRONMAN più intensi che io abbia mai vissuto!! Lo porterò con me nel cuore!!
Ora è tempo di riposare e poi ricostruirmi per un ‘ altra stagione intensissima!!